La pittura del Maestro Russo è l’arte o poesia delle sensazioni, degli stati d’animo, della felicità ideale, descrittiva ed evocativa, non pervasa dal pessimismo esasperato, ma che vuole segnare il transito dal concettivo al creativo-fusione assoluta degli elementi mitici, gnomici con gli elementi emotivi ed espressivi, figurativi; vale a dire trasfigurazione del pensiero in fantasia.

La sua Arte, infatti, trascende l’espressione e il suono, vibrando d’interior vita. Meraviglioso lo scenario di elementi, soggetti, motivi, spettacoli, eventi piacevoli o drammatici della natura e del nostro viver quotidiano, impressi nelle molteplici tele, con effetti fantasmagorici, e con una trasparenza o maestrìa magica, attraverso l’osservazione diretta della realtà variegata.

Risalta nella grandiosità delle sue singolari opere, in cui brilla il suo genio creativo, la sapiente composizione policromatica della varietà dei suoi colori. Sorretto, l’Artista dalla fede e dall’intima speranza di un rinnovamento, getta una vivida luce nelle tenebre di un mondo offuscato dallo squallore, tedioso e pauroso, per un superamento di una natura resa arida, violenta e distruttrice, per l’opera nefasta degli uomini, che hanno perso ogni riferimento morale e religioso.

Da tutta la sua prolifica produzione artistica traspare l’anelito di fondersi con il mistero di una intelligenza o volontà  suprema e possente, demiurgica, liberatrice, cosmica e catartica. Invèro, l’Arte del Maestro Russo deve intendersi, come l’espressione della sintesi o armoniosa unione di pensiero, fede e sentimento, illuminati dalla luce della Verità o Lògos divino, che segna il superamento di ogni nostra certezza gnoseologica, dottrinale e scientifica.

Ottavio Amilcare Bisignano

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